Fotovoltaico ed Energie rinnovabili – un’introduzione al “mercato green”
L’emergenza covid ha, come risaputo, fermato l’economia di molti settori. Nello specifico, ammontano a 73 mila le imprese che hanno definitivamente chiuso nell’ultimo anno e 17 mila quelle che non riapriranno affatto, con i due terzi delle aziende italiane che hanno registrato riduzioni di fatturato rispetto all’anno precedente. Un bollettino pesante che non ha toccato, però, il business legato al rinnovabile.
L’anno scorso, le energie rinnovabili si sono infatti rivelate il settore energetico più resiliente al crollo del Covid. Secondo le stime dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) nel suo rapporto “Renewables 2020” di novembre, le energie “green” utilizzate per la generazione di elettricità sarebbero aumentate del 6,6% nel 2020, in netto contrasto con l’evidente calo di tutti gli altri combustibili.
Le aggiunte di capacità hanno raggiunto, infatti, nuovi record, mentre la produzione globale di energia rinnovabile è aumentata, a differenza di quanto accaduto con altre fonti. E quest’anno, le installazioni di rinnovabili sono destinate a crescere ulteriormente a livello globale, con il solare che registra nuovi importanti record.
Noi di Albasistem siamo particolarmente attenti alle tematiche legate alla sostenibilità e proponiamo due diverse soluzioni per l’installazione di impianti fotovoltaici, entrambe rientranti nell’agevolazione Ecobonus 2021: quelli con inverter e con accumulo. Scopriamoli insieme!
Cosa è un inverter fotovoltaico?
Molto semplicemente, un sistema di inverter fotovoltaico permette di trasformare la corrente continua dei moduli fotovoltaici in comune corrente alternata di rete e di rimetterla nella rete pubblica, controllando contemporaneamente l’intero impianto. L’inverter rappresenta dunque l’interfaccia con la rete, è l’elemento smart che permette di immettere l’energia elettrica prodotta e di fornire i servizi di rete necessari al distributore di energia per la corretta erogazione del servizio.
Il ruolo dell’inverter è sempre più centrale nell’ambito degli impianti fotovoltaici, sia residenziali – che rappresentano ancora oggi la fetta più importante del mercato, che per grandi impianti – comparto che comunque sta crescendo, proprio grazie alle innovazioni introdotte dalle aziende, che propongono prodotti sempre più performanti e ibridi che, oltre a convertire l’energia, l’accumulano in batterie permettendo l’utilizzo dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, e non immediatamente consumata, in qualsiasi momento senza che sia necessario richiederla alla rete.
Ma non solo, parliamo di sistemi facili da installare e sempre più digitalizzati e che, grazie a semplici APP, facilitano il lavoro degli installatori e permettono ai proprietari degli impianti di sapere sempre se tutto funziona correttamente, facendo intervenire anche da remoto i tecnici in caso di criticità. Gli inverter devono essere conformi alle norme CEI 0-21 per la connessione in bassa tensione e CEI 0-16 per la media tensione.
I sistemi di accumulo fotovoltaico
I sistemi di accumulo possono essere di due tipi: lato produzione, ovvero installati insieme al sistema di controllo tra l’impianto fotovoltaico e l’inverter; post-produzione, ovvero installati a valle dell’inverter per pannelli fotovoltaici.
I sistemi lato-produzione, sono costituiti da un unico inverter installato sul lato corrente continua che controlla contemporaneamente impianto e batterie. La distribuzione dell’energia avviene a seconda delle priorità: quando l’impianto è attivo vengono generalmente privilegiati i carichi attivi, cioè il fabbisogno di energia che si ha in quel momento nell’abitazione. Se l’energia prodotta è in eccesso, l’inverter provvederà a caricare le batterie. Quando invece l’impianto fotovoltaico non è in funzione, l’inverter preleverà l’energia esclusivamente dalle batterie.
I sistemi post-produzione hanno pressoché lo stesso funzionamento, ma sono installati a valle dell’inverter, sul lato corrente alternata. In questo caso all’impianto viene aggiunto un kit costituito da un secondo inverter e dal pacco batterie. Questa soluzione è preferibile per coloro già in possesso di un impianto fotovoltaico, perché può essere integrata senza dover sostituire l’inverter già presente, a condizione che questo sia compatibile.
I sistemi storage godono della detrazione fiscale del 50% confermata dalla Legge di Bilancio anche per l’anno in corso, in quanto fanno parte di un intervento mirato essenzialmente al risparmio energetico. La circolare 7/E dell’Agenzia delle Entrate del 2018 ha chiarito che hanno diritto all’incentivo i sistemi storage installati sia contestualmente che successivamente all’impianto fotovoltaico.
Batteria di accumulo
Il funzionamento dei sistemi di accumulo è legato a delle batterie in grado di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto. Ad oggi ne esistono in commercio di diversi tipi, ognuno con caratteristiche e prezzi differenti.
Le tipologie più diffuse sono attualmente due, quelle al piombo e quelle agli ioni di litio. Le batterie al piombo sono più economiche e costituiscono una tecnologia affidabile, ma al tempo stesso hanno una vita utile minore, sono piuttosto ingombranti e devono obbligatoriamente essere posizionate in locali areati, perché producono gas idrogeno durante la fase di carica. Garantiscono un buon funzionamento solo se scaricate fino al 50% della loro capacità di accumulo nominale.
Le batterie agli ioni di litio sono di contro più leggere e meno ingombranti, hanno una vita utile molto più lunga, ma sono più costose. La percentuale di scarica può arrivare fino all’80% della capacità nominale, garantendo un numero di cicli maggiore e di conseguenza una più lunga durata. Il mercato degli inverter e dei sistemi di accumulo cambia e si evolve, le aziende propongono prodotti sempre più performanti e dotati di innovative funzionalità in grado di rispondere alle diverse esigenze, sia che si parli di impianti residenziali che di impianti di grande taglia.
Conclusione
Nel 2021, gli aumenti di capacità rinnovabile sono sulla buona strada per un’ulteriore espansione record di quasi il 10%, secondo Aie, grazie al sostegno dei governi in molte economie e ai solidi progetti portati avanti da prima della pandemia.
Il mercato degli inverter e dei sistemi di accumulo cambia e si evolve, le aziende propongono prodotti sempre più performanti e dotati di innovative funzionalità in grado di rispondere alle diverse esigenze, sia che si parli di impianti residenziali che di impianti di grande taglia.
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