C’è tempo fino al 31 dicembre 2022 per accedere all’agevolazione sulle nuove installazioni di condizionatori o pompe di calore, con o senza ristrutturazione e senza limiti Isee. Il bonus climatizzatori prevede sconti dal 50% al 65%.
Fino al 31 dicembre 2022, è possibile fare domanda per il bonus climatizzatori ed ottenere uno sconto che va dal 50%, nel caso si ricorra al bonus ristrutturazioni o al bonus mobili, oppure del 65%, nel caso dell’ecobonus. È possibile anche far rientrare la spesa del climatizzatore nel Superbonus 110%. Tutto approvato dall’ultima Legge di Bilancio. E se pensate che oramai sia troppo tardi per installare o cambiare il climatizzatore, tenete a mente due cose: la prima, l’estate è ancora lunga e il caldo si farà sentire; la seconda, è che il bonus non vale solo per i condizionatori, ma anche per le pompe di calore.
In caso di ristrutturazione di un immobile, il bonus dà diritto ad uno sconto del 50% sul prezzo d’acquisto anche per l’installazione di un nuovo climatizzatore. In questo caso l‘impianto non deve essere necessariamente ad elevato efficientamento, ma deve garantire comunque un risparmio energetico. La detrazione arriva ad un massimo di 96 mila euro e si può convertire in credito d’imposta cedibile ai soggetti autorizzati come banche, intermediari finanziari e fornitori. Chi esegue lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria su più unità immobiliari dunque, potrà beneficiare più volte del bonus. Per poter fare domanda però, è necessario che i lavori di ristrutturazione siano cominciati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente. Il bonus è fruibile dunque sia nella classica forma della detrazione fiscale, che attraverso lo sconto in fattura, o cessione del credito.
Nel caso del bonus mobili invece, il cosiddetto bonus casa, il tetto massimo è di 10 mila euro. Anche in questo caso la detrazione è pari al 50%, ma, a differenza del bonus ristrutturazioni, si applica solo alla singola unità immobiliare in cui si interviene e la spesa è detraibile anche in caso di nuova installazione e non solo di sostituzione. Gli impianti devono essere stati acquistato entro il 31 dicembre 2022.
Nel caso si benefici dell’ecobonus invece, lo sconto cresce e raggiunge la soglia del 65%. Gli apparecchi in questo caso devono essere ad elevato efficientamento energetico (A+++) e l’impianto deve essere comprensivo sia di condizionatore, che di pompa di calore. In sostanza, il bonus climatizzatori si applica solo per impianti destinati sia alla climatizzazione estiva che a quella invernale, sostituendo dunque il precedente impianto di riscaldamento. L’importo massimo ammonta a 46.154 euro, da dividere in 10 rate per 10 anni.
Infine, è possibile avere la detrazione sull’impianto di climatizzazione anche nel caso in cui si ricorra al Superbonus 110%, sebbene non sia previsto in modo esplicito. Tuttavia, qualora l’aggiornamento del sistema di condizionamento e riscaldamento sia un lavoro “trainante” dell’opera di efficientamento energetico, è possibile usufruire del beneficio. Si può ottenere la detrazione del 110% sia per le nuove installazioni, sia per la sostituzione di un precedente impianto, se i lavori riguardano l’isolamento termico (tetto massimo 60 mila euro moltiplicati per le unità abitative), oppure per la sostituzione della caldaia con un impianto centralizzato a condensazione (tetto massimo 30 mila euro moltiplicati per ogni unità abitativa), o infine per la sostituzione della caldaia con un impianto centralizzato (tetto massimo 30 mila euro moltiplicati per ogni unità abitativa). I lavori devono garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.
I bonus climatizzatori non sono cumulabili, cioè non è possibile usufruire dell’ecobonus e del bonus mobili, ad esempio, per uno stesso impianto.